Pubblichiamo l'intervista rilasciata da Laura Bertinetti, nostra socia da 16 anni, per la Newsletter Lavazza del 17 settembre, in piena settimana della mobilità sostenibile Intervista a Laura Bertinetti, Incentive Plans Specialist, che da sedici anni fa parte dell’associazione FIAB Torino Bici e Dintorni, attraverso la quale viene promossa la mobilità sostenibile e in particolare l’utilizzo della bicicletta: un modo conveniente per evitare le emissioni di CO2 nell’ambiente e per incentivare uno stile di vita sano e attivo. Laura, quando e come sei entrata nell’associazione? Principalmente mi ha spinto la grande passione per la bicicletta che ho sin da quando ero ragazza e partecipavo ad alcune competizioni ciclistiche. Quando è nato mio figlio, utilizzarla è stato un modo per trascorrere delle vacanze con lui in modo più attivo e quando ha compiuto otto anni abbiamo fatto la prima vacanza ciascuno in sella alla propria bicicletta! Che ruolo hai nell’associazione? Siamo tutti volontari e ciascuno mette le proprie competenze a disposizione. Io sono una socia volontaria attiva e il mio incarico istituzionale è quello di occuparmi del cicloturismo e del coordinamento dei capigita. Inoltre, tengo aggiornato il sito, con le attività e le iniziative che organizziamo e promuoviamo. La bici è tra le mie più grandi passioni quindi mi ritrovo nei principi dell’associazione. Vengo al lavoro quasi tutti i giorni in bicicletta, pedalando per circa otto chilometri tra andata e ritorno. È scientificamente provato che percorrere anche solo 10 chilometri quotidianamente può portare dei benefici alla salute, oltre che tenere alto l’umore e dare una bellissima sensazione di libertà. Di cosa si occupa l’associazione Bici e Dintorni? L'associazione, che quest’anno compie trent’anni, è stata una delle associazioni fondatrici della FIAB, la Federazione Italiana Amici della Bicicletta. Ci occupiamo di mobilità sostenibile, di ecologia e cicloturismo, ma di fatto siamo ciclisti urbani quindi siamo anche interessati all’utilizzo della bicicletta per gli spostamenti quotidiani… Organizzare le gite, oltre ad essere un modo per trascorrere del tempo insieme, è anche utile per finanziare le nostre campagne di sensibilizzazione. A questo proposito, dal 16 settembre inizia la settimana Europea della mobilità sostenibile, durante la quale vengono organizzati diversi eventi e l’obiettivo è quello di informare ed educare il più possibile la cittadinanza e l’amministrazione pubblica. La nostra associazione si impegna anche nel garantire la sicurezza dei ciclisti (ogni socio ha un’assicurazione sulla responsabilità civile) promuovendo la realizzazione di piste ciclabili sicure e facili da percorrere. C’è un legame tra mobilità sostenibile e lotta al cambiamento climatico? Su questo tema vorrei condividere con voi un interessante articolo che è stato pubblicato dalla European Cyclist Federation e condiviso da FIAB. “Basta muoversi di più in bicicletta per ridurre la CO2: nuovo studio dell'European Cyclists' Federation (ECF) sulle potenzialità della mobilità ciclistica nelle politiche UE di riduzione delle emissioni di gas climalteranti entro il 2050.” Le elevate riduzioni delle emissioni dei gas serra previste dalla UE sono sotto esame: i progressi e i risultati effettivi sembrano non raggiungere gli obiettivi fissati dalla stessa Unione Europea. Recenti rapporti sulle tendenze nel settore dei trasporti europei mostrano che la UE non riuscirà a ottenere la riduzione delle emissioni dei mezzi di trasporto del 60% tra il 1990 e il 2050 affidandosi alla sola tecnologia. Un recente studio effettuato da ECF ha quantificato il risparmio di emissioni delle due ruote rispetto ad altri mezzi di trasporto. Anche tenendo conto della produzione, della manutenzione e del carburante del ciclista, le emissioni prodotte dalle biciclette sono oltre 10 volte inferiori a quelle derivanti dalle autovetture. Confrontando automobili, autobus, biciclette elettriche e biciclette normali, l'ECF ha studiato che l'uso più diffuso della bicicletta può aiutare la UE a raggiungere gli obiettivi di riduzione dei gas serra nel settore trasporti, previsti entro il 2050. Secondo lo studio, se i cittadini della UE dovessero utilizzare la bicicletta tanto quanto i Danesi nel corso del 2000 (una media di 2,6 km al giorno) la UE conseguirebbe più di un quarto delle riduzioni delle emissioni previste per il comparto mobilità. "Basta percorrere in bici 5 km al giorno, invece che con mezzi a motore, per raggiungere il 50% degli obiettivi proposti in materia di riduzione delle emissioni", osserva l'autore Benoit Blondel, dell'Ufficio ECF per l'ambiente e le politiche della salute, che aggiunge: "il potenziale di raggiungimento di tali obiettivi per le biciclette è enorme con uno sforzo economico assolutamente esiguo: mettere sui pedali un maggior numero di persone è molto meno costoso che mettere su strada flotte di auto elettriche". I principali risultati dello studio indicano: Biciclette elettriche: nonostante la loro assistenza elettrica alla pedalata, le emissioni si collocano nella medesima gamma delle biciclette normali. Anche la diffusione del bike sharing contribuisce alla riduzione delle emissioni, dal momento che rappresenta un sostituto del trasporto motorizzato per il 50-75% degli utenti. Se i cittadini della UE pedalassero a livello di quelli danesi, ridurrebbero le importazioni di petrolio nella UE di circa il 10%. Il raggiungimento degli obiettivi della UE non sarà possibile affidandosi a strumenti tecnologici, ma richiederà piani ambiziosi che prevedono l'allontanamento, a livello europeo, dal trasporto individuale motorizzato. Una combinazione di misure di miglioramento (e quindi uso più efficiente dei veicoli, combustibili a minore tenore di carbone, uso più efficiente del sistema di trasporto …) entro il 2050 consentirà di ottenere solo una diminuzione del 20% rispetto ai livelli del 1990. L'European Cyclists' Federation ECF, fondata nel 1983, è la federazione che raccoglie le associazioni nazionali dei ciclisti in Europa, affiancata da organizzazioni simili provenienti da altre parti del mondo. L'ECF è impegnata a fare in modo che l'uso della bicicletta raggiunga il suo massimo potenziale in modo da favorire la mobilità sostenibile e il benessere dei cittadini. Per raggiungere questi obiettivi, ECF è attiva affinché si modifichino gli atteggiamenti, le politiche e gli stanziamenti di bilancio a livello europeo. ECF promuove e organizza lo scambio di informazioni ed esperienze sulle politiche e sulle strategie di trasporto relative alle biciclette nonché sull'attività svolta dal movimento dei ciclisti.
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